La reinvenzione di Yakuza: Like a Dragon non sta solo nella transizione dal combattimento d’azione al combattimento a turni: il party di Like a Dragon consente un nuovo tipo di narrazione che la serie non ha mai esplorato prima, incentrata sull’amicizia e sul combattere insieme. Questo aspetto potrebbe però far storcere il naso ai tradizionalisti della serie.
Kasuga Ichiban è sotto i riflettori: dopo la conclusione della precedente antologia. Lo sviluppatore Ryu Ga Gotoku Studio dimostra di poter sapientemente catturare la sua caratteristica miscela di melodramma avvincente e umorismo sopra le righe.
Il gameplay
La personalità eccentrica di Ichiban è ciò che alimenta il sistema di combattimento: la sua immaginazione si scatena, vedendo se stesso e i suoi amici come eroi da videogame. I nemici si trasformano in esseri posseduti o delinquenti estremamente…particolari, come nudisti a piede libero o semplicemente tizi minacciosi con occhi rossi luminosi, alcuni basati sui giochi di parole nei loro nomi. E i membri del tuo gruppo si trasformano con i costumi dei loro lavori, in modo decisamente sopra le righe.
I giochi di Yakuza sono sempre stati incentrati sul pestare le persone con coni stradali, biciclette e…tutto quello che capita a tiro; ma Yakuza: Like a Dragon utilizza un sistema di combattimento a turni piuttosto semplice con attacchi standard, mosse speciali (a volte potenziate da semplici pulsanti QTE) e incantesimi con affinità ed effetti di stato.
La gestione delle varie capacità del tuo gruppo e la strategia per eliminare i nemici in modi intelligenti è al centro del divertimento. Il modo in cui gestisci i tuoi turni in relazione ai nemici che affronti in battaglia ti impone di scegliere il miglior corso d’azione per essere efficace. Il combattimento mantiene un flusso costante e divertente, mentre i combattimenti contro i boss più grandi mettono alla prova la tua padronanza del sistema.
Il combattimento è anche un’opportunità per il gioco di potenziare la tradizione di Yakuza che mostra mosse ridicole esagerate, ed è un grande motivo per cui il combattimento è eccitante da affrontare.
La complessità del sistema di combattimento è altamente influenzata dal sistema di lavoro: non è altro che un insieme di classi dei personaggi che usano in modo diverso con le proprie abilità uniche. Usa una buona varietà di cure, buff, attacchi ad area e attacchi potenti per avere il party giusto ottimizzato, senza dimenticare di sfruttare le vulnerabilità
Kasuga, numero uno
Ichiban Kasuga non ha nulla, se non tanti problemi. La vita di Ichiban ruota attorno a Masumi Arakawa, e gran parte di quello che porta avanti la storia di Like a Dragon è la connessione che questi due condividono.
Rumoroso, sciocco, ingenuo, ma sempre ben intenzionato, Ichiban a volte lascia che la sua immaturità abbia la meglio su di lui. Gli altri sono lì per aiutarlo a imparare e crescere, e lui non vacilla mai nella sua dedizione alle persone che lo circondano.
I compagni si uniscono per diverse circostanze, mentre sveli il mistero dietro l’esilio a Ijincho, Yokohama, dove si svolge la maggior parte del gioco. La tua squadra principale, composta da Nanba, Adachi e Saeko entra in scena per le proprie ragioni: Nanba è il senzatetto che ti ha salvato la vita, Adachi è l’ex detective il cui obiettivo è legato al tuo, e Saeko è la cameriera del bar che si unisce al party dopo una tragedia personale.
I nemici
Like a Dragon non soffre mai di una carenza di teppisti di strada che aspettano di farti male…o più probabilmente diventare esperienza in meno di un minuto.
Sebbene non ti venga dato alcun controllo diretto sulla posizione di ogni membro del tuo gruppo nella battaglia, ogni personaggio è in costante movimento e questo aiuta il dinamismo di ogni battaglia. Purtroppo il mancato controllo del movimento porta in alcuni casi i personaggi a correre contro i muri per qualche secondo. Il combattimento riesce comunque a sembrare fluido ed energico nonostante le pause tra i singoli attacchi.
La varietà di nemici è davvero enorme: circa 250 diversi tipi di nemici da incontrare mentre esplori il mondo di gioco.
Mentre alcuni di questi sono semplici scagnozzi standard, la stragrande maggioranza dei cattivi è assurda: combatterai bidelli con mocio, seguaci di sette e pervertiti lubrificati che fanno squadra. Ognuno mostra i propri set unici di mosse speciali esilaranti e non convenzionali.
Tra uomini dentro sacchi di spazzatura, pervertiti di vario genere ed enormi robot lavapavimenti… non sentirai la mancanza di nemici da sconfiggere.
Gli alleati
Il tema familiare dei legami emotivi è ciò che Like a Dragon usa per portare qualcosa di nuovo allo stile narrativo consolidato della serie: il sistema dei party non è solo una scusa per creare una squadra durante il combattimento RPG. Nel corso della storia, il cast si mette nei guai, combatte per uscirne e si sostiene fino alla fine.
Gran parte della serie Yakuza finora riguardava le lotte di Kazuma Kiryu, uomo dal cuore d’oro ma che già dal primo capitolo ha sempre tenuto tutti a debita distanza. Like a Dragon invece capovolge la tradizione.
Ogni membro del cast principale ha le proprie storie di vita da raccontare e ottiene un po’ di visibilità con Ichiban durante la campagna principale. Ma alcuni dei momenti più personali si verificano nello scenario in cui i membri del party si aprono sulle loro vite personali, all’interno del Survive Bar. Aumentando il grado di legame migliori le statistiche sociali e sblocchi vantaggi di combattimento e conosci davvero i personaggi che stanno combattendo nel tuo party.
Non c’è molto altro da raccontare senza passare per gli spoiler, sarebbe però stato decisamente più interessante se il livello di legame potesse influenzare di più alcuni punti della storia.
Livelli e lavoro
Piuttosto che offrire classi di giochi di ruolo più consolidate come guerriero o mago; Yakuza: Like a Dragon presenta invece una dozzina di lavori diversi con nomi come Senzatetto, Host, Chef e Barista. Il problema è che risulta difficile comprendere appieno lo stile di gioco senza sceglierne uno e quindi dedicare il tempo a salire di livello abbastanza a lungo da sbloccare buona parte degli attacchi speciali.
Mi sono dilettato con alcuni dei lavori, ma alla fine sono rimasto con la selezione predefinita per la maggior parte dei personaggi giocabili nel gruppo.
Ci sono anche alcuni problemi evidenti nel sistema di battaglia che influiscono regolarmente sul flusso di ogni combattimento. Come già accennato, il rilevamento automatico del percorso dei membri del gruppo è poco affidabile, in particolare all’interno o quando ci sono un certo numero di oggetti in cui navigare. In quegli scenari succede spesso che, scegliendo un attacco, rimani a guardare il personaggio rimanere bloccato in un muro per un po’…e poi teletrasportarsi sul bersaglio.
Questo può essere particolarmente fastidioso quando hai strategicamente aspettato che un gruppo di nemici si spostasse in un gruppo ristretto per sferrare un attacco con un’ampia area d’effetto. E comunque non è particolarmente bello da vedere: può spezzare l’immersione.
Ma il pathfinding confuso è un problema relativamente minore rispetto ai picchi in difficoltà del terzo atto. Nel 12° capitolo della storia (su 15) avevo i membri del mio gruppo intorno al livello 40. È qui che si trovano boss di livello 50 e, come se non bastasse, dispongono di mosse oneshot.
Era arrivato il momento di grindare duro, per forza di cose.
Per fortuna, l’arena di combattimento di Sotonbori permette di livellare piuttosto velocemente. Ed è anche un po’ più interessante la prima volta che ci giochi poiché ognuno dei suoi 30 piani presenta condizioni di battaglia uniche e oggetti bonus per eliminazioni entro un certo numero di mosse. Purtroppo però, anche poche ore passate così sono sembrate un riempitivo: dovrebbe essere una fase extra piuttosto che un qualcosa di essenzialmente obbligatorio. E questo problema diventa ancora più grande se si svolgono poche secondarie: in quel caso potrebbero passare davvero tante ore prima di arrivare a un livello tale da poter affrontare il capitolo 12.
Per questo il capitolo 12 di Yakuza: Like a Dragon potrebbe essere per molti una seccatura, di dimensioni grandi o piccole, a seconda della passione per il grinding.
Minigiochi
I minigiochi di Yakuza: Like a Dragon sono praticamente i soliti a cui ci ha abituato la serie, mentre l’attività di gestione è la Ichiban Holdings, ed inizia tutta da un piccolo negozio di cracker.
Partendo da una piccola attività indebitata bisogna scalare la classifica delle più grandi attività presenti in città, scegliendo dipendenti (che si trovano anche in città e nelle missioni secondarie), le altre attività da portare avanti (fino a 6) e affrontando le assemblee degli azionisti.
All’inizio questo minigioco potrebbe essere piuttosto confuso ma, una volta che si capiscono le dinamiche, è piuttosto facile affrontarlo. E rappresenta anche la più grande entrata di denaro (tramite lo stipendio conferito a fine periodo) per la maggior parte del gioco.
Il problema deriva dal fatto che dopo un po’ rimane uguale, il che andrebbe bene se non fosse che vedere tantissime volte la schermata dei guadagni (lunga e non skippabile) diventa decisamente noioso.
Verdetto della recensione – Yakuza: like a Dragon
8/10
Per il primo tentativo di RGG Studio in un gioco di ruolo, il risultato è di alto livello. Yakuza: Like a Dragon rappresenta il passaggio di testimone per un franchise che, con Kasuga Ichiban, si trova in buone mani.
I personaggi principali coinvolgenti e l’ambientazione ricca di dettagli creano un titolo rinfrescante ed emozionante, che si inserisce a pieno titolo nella longeva serie giapponese. Ichiban è un personaggio espressivo, anche fino alla parodia, ma è accattivante e spesso stimolante. La serie Yakuza ha un debole per l’esagerazione e questo titolo la abbraccia: si può dire che la formula funziona.
Versioni Yakuza: like a Dragon
Yakuza: like a Dragon è stato provato su PC, disponibile su Steam. Ecco le versioni disponibili
Articolo aggiornato il 2024-11-06. Link affiliazione, Immagini e prezzi prodotti da Amazon PA API. Il prezzo effettivo che si applicherà alla vendita sarà quello che vedrai sul sito del venditore al momento dell'acquisto.