La pirateria dei videogiochi è un argomento che continua ad attirare l’attenzione nel corso degli anni. In questo articolo cercheremo di capire se questo fenomeno costituisca o meno un problema per l’industria videoludica e per i suoi consumatori. Per farlo sfrutteremo fonti come Gabe Newell (Steam), PC Gamer, lo studio richiesto dalla Commissione Europea.
Pirateria videogiochi: è un problema?
Alcuni vedono la pirateria come una minaccia per l’industria videoludica, altri la considerano una forma di protesta contro politiche di prezzo ingiuste o restrittive.
Guarderemo lo studio commissionato dalla Commissione Europea costato € 360.000 (e poi non pubblicato) insieme ad altre statistiche utili.
Analizzeremo le cause della pirateria, principalmente quella di videogame, le sue conseguenze e le possibili soluzioni per affrontare la questione.
Pirateria videogiochi: tabella di riassunto
Ecco una versione facilmente digeribile di ciò che verrà approfondito in questa pagina:
Aspetto | Dettagli |
---|---|
Definizione di Pirateria | Pratica illegale che include il download, la distribuzione, la condivisione o la vendita di giochi protetti da copyright senza il consenso dei proprietari dei diritti. |
Studio della Commissione Europea | Studio del costo di € 360.000, non pubblicato ufficialmente, che non mostra effetti significativi della pirateria sulle vendite di videogiochi. |
Statistiche di Pirateria | Circa il 35.8% degli utenti di PC Gamer ha ammesso di piratare. Le motivazioni variano in base al reddito e includono costi elevati, mancanza di demo, e indisponibilità in certi mercati. |
Cause della Pirateria | Prezzi elevati, demo insufficienti, politiche di restrizione invasive, accessibilità limitata e difficoltà di acquisto. |
Opinione di Gabe Newell | La pirateria è vista più come un problema di servizio che di prezzo. Soluzioni proposte includono migliorare il servizio al cliente e offrire prezzi promozionali. |
Conseguenze della Pirateria | Perdita di introiti per l’industria, sviluppo di sistemi di protezione invasivi come DRM, rischi di sicurezza a causa di malware nelle versioni piratate. |
Soluzioni Proposte | Implementazione di DRM meno invasivi, miglioramento della qualità delle demo, riduzione dei prezzi dei giochi, miglioramento delle politiche di restrizione, offerta di contenuti extra per incentivare l’acquisto legale. |
Conclusioni | La pirateria è un problema complesso che richiede un equilibrio tra protezione dei diritti d’autore e fornitura di un servizio di qualità ai clienti. Le soluzioni mirano a ridurre la pirateria migliorando l’esperienza degli utenti legali. |
Continua a leggere per scoprire di più sul mondo della pirateria dei videogiochi: quello che imparerai potrebbe stupirti.
La pirateria dei videogiochi: cosa significa
La pirateria dei videogiochi è una pratica illegale che consiste nella distribuzione, copia, condivisione o vendita di giochi protetti da copyright senza il consenso dei proprietari dei diritti d’autore. Questo fenomeno si verifica in diverse forme, tra cui:
- Il download illegale di giochi completi attraverso siti web, torrent o reti peer-to-peer;
- L’utilizzo di software che consentono di bypassare o rimuovere le protezioni anti-pirateria dei giochi;
- La condivisione di copie fisiche dei giochi tra gli utenti;
- La vendita di copie illegali dei giochi.
Lo studio sulla pirateria finanziato dalla Commissione europea
Nel maggio 2015 è stato rilasciato il report finale dello studio finanziato con 360.000 € dalla Commissione Europea. Secondo questo studio l’analisi statistica non mostra che esista effetto della pirateria nelle vendite. Mentre per i film viene stimata un perdita del 5% del volume di vendita.
Questo report non è mai stato pubblicato, se non da un membro del Parlamento Europeo, che lo ha acquisito tramite accesso agli atti effettuato nel 2017.
Risultano interessanti sia le ipotetiche ragioni per le quali il report non è stato pubblicato (forse le conclusioni non sono state quelle sperate?) sia il fatto che, dopo aver speso una grande quantità di soldi, la Commissione Europea abbia semplicemente deciso che non sarebbe stato pubblicato. Essendo uno studio realizzato con fondi derivanti dalla tassazione dei cittadini UE, questo non è accettabile.
Ecco i punti principali del documento:
“Nel 2014, in media il 51% degli adulti e il 72% dei minori dell’UE hanno scaricato illegalmente o trasmesso in streaming qualsiasi forma di contenuto creativo … In generale, i risultati non mostrano prove statistiche robuste di sostituzione delle vendite da parte di violazioni del copyright online. Ciò non significa necessariamente che la pirateria non abbia effetti, ma solo che l’analisi statistica non dimostra con sufficiente affidabilità che esista un effetto.
Un’eccezione è la sostituzione dei film più recenti al top. I risultati mostrano un tasso di sostituzione del 40%, il che significa che per ogni dieci film al top più recenti guardati illegalmente, quattro film in meno vengono consumati legalmente. Le persone non guardano molti dei film più recenti al top una seconda volta … Nel complesso, la perdita stimata per i film al top più recenti è del 5% dei volumi di vendita attuali.
Estimating displacement rates of copyrighted content in the EU: Final Report
In quanti piratano i videogiochi e perché? Ecco le statistiche
Un sondaggio effettuato da PC Gamer, con più di 50.000 risposte, ha visto il 35.8% degli utenti come pirati.
Come possiamo vedere da queste due immagini, chi pirata di più ha un reddito relativamente basso. Chi pirata di più ha anche età più bassa. Il dato riguardante 60+ anni è probabilmente sballato a causa delle poche risposte relative a questa età.
Ma quali sono i motivi per cui si pirata? Vediamoli divisi per range di reddito.
- “Non se lo può permettere” è al primo posto come ragione per il range 0 – 10.000, venendo surclassata da “avere una demo per il gioco”, in tutti gli altri range, ma rimanendo significativa;
- Provare il gioco è quindi uno dei principali motivi per tutti i range;
- “Troppo costoso” è una ragione importante per i primi due scaglioni di reddito, mentre perde rilevanza per gli altri;
- Una ragione importante riguarda quando il gioco non è disponibile: magari nel proprio mercato, oppure è abandonware;
- Ragioni di contorno sono quelle relative al rifiuto di acquistare titoli di determinati publisher, rifiuto di supportare i DRM o rifiuto in generale di acquistare.
In italia siamo a 40% di pirati, su un campione relativamente piccolo ma non insignificante. Si tratta di un dato leggermente più alto ma simile alla media.
In quanti acquistano un gioco dopo averlo piratato? Solo il 33,3% dichiara di non acquistare mai dopo aver piratato, mentre il 47,9% dichiara che lo fa in più del 50% dei casi.
Le cause della pirateria dei videogiochi
Esistono molte cause che spingono i giocatori a piratare i videogiochi. Ecco alcune delle motivazioni più comuni:
- Prezzi elevati: il costo dei videogiochi può essere elevato e, in alcuni casi, può rappresentare una barriera per molti giocatori. Questo vale sopratutto al cambio di generazione, quando i giochi tipicamente aumentano il loro prezzo in modo abbastanza importante.
- Demo insufficienti: la mancanza di demo o di versioni di prova di alcuni giochi può rendere difficile la scelta di acquistare un gioco a prezzo pieno. La pirateria diventa quindi una soluzione per provare i giochi prima di acquistarli.
- Politiche di restrizione: alcune politiche di restrizione, come la limitazione del numero di installazioni o l’obbligo di essere sempre online per giocare, possono essere percepite dai giocatori come una violazione dei propri diritti e della propria privacy. La pirateria diventa quindi una forma di protesta contro tali politiche.
- Accessibilità: in alcune zone geografiche, l’accesso ai videogiochi può essere limitato o inesistente. La pirateria diventa quindi l’unico modo per ottenere i giochi.
- Difficoltà di acquisto: in alcuni casi, i giochi possono essere difficili da acquistare, specialmente se si tratta di giochi rari o fuori produzione. Si tratta essenzialmente di abandonware, software con almeno 5 anni alle spalle, falliti o senza mercato. La pirateria è quindi l’unico modo per ottenere questi giochi.
Gabe Newell (Steam – Valve) sulLe cause della pirateria dei videogiochi
Gabe Newell è il fondatore di Steam: quello che ha da dire sulla pirateria è particolarmente importante proprio a causa della sua esperienza indiscussa nel settore.
Secondo Gabe, la pirateria è un problema principalmente di servizio reso al cliente, mentre le vendite promozionali sono un ottimo modo di aumentare esponenzialmente le vendite.
Una cosa che abbiamo imparato è che la pirateria non è un problema di prezzo, ma un problema di servizio. Il modo più facile per fermare la pirateria non è mettere in funzione tecnologie antipirateria, ma offrire a queste persone un servizio migliore di quello che ricevono dai pirati.
Quindi, secondo Gabe Newell il servizio deve essere migliore rispetto a quello offerto dai pirati: pensiamo ad esempio agli aggiornamenti e ai salvataggi Cloud di Steam, più tutte le altre feature che rendono molto più semplice l’esperienza di gioco.
Se facessimo una riduzione del 75% del prezzo, la nostra esperienza con i prezzi di Counter-Strike ci dice che il nostro fatturato lordo rimarrebbe costante. Invece, abbiamo visto che il nostro fatturato lordo è aumentato di un fattore di 40. Non del 40%, ma di un fattore di 40. Ciò che non è affatto previsto dalla nostra precedente esperienza con la variazione silenziosa del prezzo…
Poi abbiamo deciso che tutto ciò che stavamo realmente facendo era spostare avanti nel tempo il fatturato. Stavamo anticipando le vendite future.
Questo significa che le offerte rappresentano una grande opportunità di guadagno, rispetto alla semplice riduzione dei prezzi. Ormai gli sconti di Steam sono una realtà consolidata nel mondo del PC gaming, che genera meme su meme ogni anno.
Le conseguenze della pirateria dei videogiochi
La pirateria dei videogiochi ha molteplici conseguenze per l’industria videoludica e per i suoi consumatori. Ecco alcune delle conseguenze più significative:
Perdita di introiti: la pirateria dei videogiochi rappresenta una perdita economica per l’industria videoludica, che lamenta perdite miliardarie ogni anno. Va detto che una copia piratata non equivale ad un mancato acquisto: le perdite lamentate sono esponenzialmente esagerate.
Invenzione di nuovi sistemi di protezione. Praticamente ogni decennio ha visto diversi sistemi di protezione. Dalle semplici misure di protezione basate su carta pre anni 2000, alle CD-Key, fino ad arrivare a sistemi come SecuROM e Denuvo.
- SecuROM è un sistema di protezione sviluppato da Sony al fine di evitare la duplicazione di CD e DVD. Nella pratica si comporta come un malware, creando problemi alla macchina nella quale il gioco veniva installato.
- Denuvo è un sistema anti-manomissione che cripta e decripta costantemente i file di gioco, in modo da rendere difficile la creazione veloce delle crack.
- Come si può immaginare questo sistema può avere un certo peso nei giochi, sopratutto nel caso di macchine non proprio all’avanguardia.
- Risulta particolarmente fastidioso il fatto che Denuvo viene solitamente implementato per fare dei “check” al compimento di determinate azioni, il che porta a rallentamenti in gioco.
- Denuvo può anche comportare un basso limite di attivazioni giornaliere che potrebbe essere superato in diversi casi. Si tratta di un vincolo piuttosto pesante per un software che comunque è stato legittimamente acquistato.
Come abbiamo visto questi sistemi di protezione possono rallentare la pirateria, ma principalmente rendono un disservizio agli utenti paganti.
Manomissione dei giochi. Le versioni non autorizzate dei giochi possono contenere virus, malware o bug che danneggiano i computer e le console di gioco. Per gli utenti inesperti potrebbe essere difficile distinguere tra falsi positivi e virus veri.
Le soluzioni al problema della pirateria dei videogiochi
Esistono diverse soluzioni al problema della pirateria dei videogiochi. Alcune di queste sono:
- DRM (Digital Rights Management): l’implementazione di sistemi di DRM potrebbe impedire la pirateria per il periodo più importante dopo il rilascio del gioco; questi sistemi sono spesso invasivi e causare problemi tecnici ai giocatori. Peggiorando il servizio, i DRM potrebbero ottenere l’effetto contrario rispetto a quello sperato.
- Più demo e più qualità delle demo: gli sviluppatori potrebbero migliorare la qualità delle demo, in modo da offrire ai giocatori una buona idea del gioco e invogliarli ad acquistare la versione completa. Demo con una o due ore di gioco sarebbero ideali. Senza contare che spesso gli sviluppatori non rilasciano più demo, se non alla stampa.
- Riduzione dei prezzi: una delle soluzioni più efficaci potrebbe essere la riduzione dei prezzi dei videogiochi, in modo da renderli più accessibili a un pubblico più ampio e disincentivare la pirateria. Sappiamo già che questa soluzione non verrà mai praticata, se non con gli sconti stagionali.
- Miglioramento delle politiche di restrizione: le aziende di sviluppo potrebbero migliorare le proprie politiche di restrizione, in modo da offrire ai giocatori un’esperienza di gioco migliore e meno invasiva.
- Offerta di contenuti extra: le aziende di sviluppo potrebbero offrire contenuti extra gratuitamente e a pagamento, come espansioni o DLC, per incentivare i giocatori ad acquistare i giochi legalmente.
Cosa Vuol Dire Piratare un Gioco?
Piratare un gioco si riferisce all’atto di scaricare, distribuire o utilizzare copie illegali di videogiochi. Questa pratica viola i diritti d’autore e le leggi sulla proprietà intellettuale. Di seguito, alcuni aspetti chiave:
Aspetti Legali e Morali
- Violazione dei Diritti d’Autore: La pirateria informatica è considerata un reato in molti paesi. Si tratta di una violazione dei diritti d’autore, poiché implica l’utilizzo o la distribuzione di software senza il permesso del titolare dei diritti.
- Rischi per gli Utenti: Scaricare giochi piratati può esporre gli utenti a rischi di sicurezza, come malware e virus. Inoltre, non si ha accesso al supporto ufficiale e agli aggiornamenti.
- Rispetto del Lavoro Altrui: Acquistare giochi legalmente è un modo per rispettare il lavoro e la creatività degli sviluppatori.
- Qualità e Supporto: I giochi acquistati legalmente offrono spesso una migliore esperienza utente, con accesso a supporto, aggiornamenti e contenuti aggiuntivi. Gli aggiornamenti per i giochi piratati sono invece più difficili da trovare e rischiano di essere incompatibili con la crack pre esistente.
Conclusioni: protezione del copyright vs servizio al cliente
La pirateria dei videogiochi è un problema che colpisce l’industria videoludica da molti anni…e continuerà a farlo per tanti ancora.
Per contrastare questo fenomeno, esistono diverse soluzioni: le aziende virano verso la tutela del Copyright e la massimizzazione degli acquisti nel periodo dell’uscita del gioco mentre gli utenti vorrebbero giochi dal costo inferiore, più demo e un servizio di livello superiore.
Se le aziende videoludiche impiegassero la stessa quantità di soldi ed energie che usano per pagare i DRM, e le impiegassero nell’ottimizzazione della qualità e del servizio dei giochi, la pirateria diminuirebbe di conseguenza.
Accettare un certo livello di pirateria è parte stessa del business.